<i>La Lupa</i>: dai testi verghiani – la novella, il dramma, il libretto – all'opera omonima di Leva-Tutino. Itinerario singolare dal verismo letterario di fine Ottocento al neo-romanticismo musicale di fine Novecento

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Walter Zidaric

Abstract

Nella tradizione e nella cultura italiana l'immagine della lupa ha origini al contempo illustri e remote che si confondono col mito della fondazione di Roma. Da emblema di pietas materna sotto spoglie zoomorfe, l'animale, una volta antropomorfizzato nell'immaginario popolare, assume però, già nel mondo latino, una contro-valenza negativa. Da simbolo di abnegazione materna alla degradante condizione morale della prostituta, nel passaggio da un mondo animale ideale, confinato nella leggenda, a quello umano reale e concreto del mondo romano, l'immagine della lupa viene così ribaltata a 360º polarizzandosi, infine, intorno alla sola componente "bestiale", quella cioè rispondente alla natura vera e propria dell'animale, che finisce coll'incarnare allegoricamente i più bassi istinti umani, legati alla terrestrità delle passioni carnali, e col far trasparire in ultimo quella dicotomia insanabile nella donna, poi un topos letterario, tra l'esser madre e l'esser "puttana".

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How to Cite
Zidaric, W. (2016). <i>La Lupa</i>: dai testi verghiani – la novella, il dramma, il libretto – all’opera omonima di Leva-Tutino. Itinerario singolare dal verismo letterario di fine Ottocento al neo-romanticismo musicale di fine Novecento. Spunti E Ricerche, 19(1), 139–164. Retrieved from https://www.spuntiericerche.com/index.php/spuntiericerche/article/view/462
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